PER RIDURRE GLI SPRECHI ENERGETICI NELLA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA
L’uso di condizionanti chimici per la protezione antincrostante e anticorrosiva negli impianti di produzione di acqua calda sanitaria e’ previsto dalla norma UNI 8065 e nel nuovo libretto impianto va verificata la loro presenza e vanno riportati (allegato 14.4) il nome del prodotto, la tipologia dell’impianto dove viene applicato (a.c.s.), la data di immissione e la quantita’ usata.
PER PREVENIRE O RIMUOVERE LE INCROSTAZIONI DI CALCARE, I FENOMENI CORROSIVI E LA CONTAMINAZIONE BATTERICA (Legionella pneumophila) NEGLI IMPIANTI DI ACQUA CALDA SANITARIA
Com’è noto l’acqua potabile contiene calcare (DUREZZA TEMPORANEA) in quantità più o meno rilevante.
In funzione della loro durezza le acque possono essere:
– incrostanti (oltre i 10°F) anche a freddo
– corrosive (dolci, sotto i 10°F – addolcite fino 15 °F)
– incrostanti e corrosive ( dolci o addolcite 10 – 20 °F)
Ognuna di queste condizioni porta ad avere problemi specifici che possono essere prevenuti o risolti aggiungendo un idoneo condizionante chimico (UNI 8065 punto 6.4.3) con un apposito sistema di dosaggio proporzionale DOS, come previsto dalla norma UNI 8065 punto 5.4.2. I prodotti PHOS sono specifici per queste applicazioni.
Più precisamente la norma UNI 8065 indica come trattamenti idonei ad evitare i fenomeni incrostanti e corrosivi nella produzione di acqua calda sanitaria le seguenti tipologie:
– fino a 25 °F di durezza temporanea ( circa 35 °F di durezza totale) è necessario prevedere l’addolcitore o in alternativa il dosaggio proporzionale di un condizionante chimico anti incrostante (es. PHOS 42).
– Per durezze superiori è sempre necessario installare un addolcitore e un dosaggio proporzionale di un condizionante chimico antincrostante e anticorrosivo (es. PHOS 44 o 48).